Una testimonianza vivente: Margalit Zinati e la duratura presenza ebraica in Israele
- Israel Unfolded
- 7 nov 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 14 nov 2024
Il Nord di Israele è una fonte inesauribile di storia, paesaggi mozzafiato e racconti di tempi antichi che si possono quasi vedere e percepire, anche senza averli davanti agli occhi. Ogni persona che incontri nel Nord ha una storia che si dipana come una vera fiaba, siano essi ebrei, drusi, nati e cresciuti in Israele o provenienti da terre lontane.
Durante il nostro ultimo viaggio nel Nord, abbiamo avuto l’immensa fortuna di incontrare uno dei veri tesori storici del paese: Margalit Zinati, una signora minuta e instancabile di 92 anni che vive a Pki'in - e parente di Talya. La sua famiglia è rimasta in Israele per oltre 2.000 anni, sopravvivendo a colonizzazioni, guerre ed eventi che hanno plasmato continuamente questa terra unica.
Oggi, Margalit è la custode dell’antica sinagoga della città, un luogo che rappresenta le radici ebraiche di Pki'in nonostante la popolazione drusa maggioritaria, simboleggiando il complesso tessuto sociale della regione. Si prende cura della sinagoga come se fosse il suo tesoro insostituibile, dedicandosi a mantenere viva e prospera la piccola comunità ebraica di Pki'in.

Margalit in casa sua a Pki'in.
La famiglia Zinati come prova di un'eredità ebraica duratura nel paese
Pki'in e Gerusalemme sono i due unici luoghi in Israele dove gli ebrei hanno vissuto ininterrottamente dalla distruzione del Secondo Tempio, una testimonianza che smentisce la narrativa degli israeliani come "colonizzatori bianchi", dimostrando un'eredità di presenza ininterrotta in questa regione.
Per oltre due millenni, la famiglia Zinati ha preservato la propria eredità ancestrale a Pki'in, un villaggio nascosto tra le montagne della Galilea. A differenza della maggior parte delle comunità ebraiche, la discendenza della famiglia di Margalit Zinati non è né sefardita, né ashkenazita, né yemenita: il loro lignaggio risale direttamente ai Kohanim, i sacerdoti ebrei che fuggirono da Gerusalemme quando il Secondo Tempio fu distrutto dai Romani nel 70 d.C. Questi sacerdoti cercarono rifugio in tutta la Galilea, e alcuni si stabilirono a Peki'in, dove continuarono a praticare e proteggere le loro tradizioni.
Il villaggio di Peki'in vanta una lunga storia ebraica, sebbene la sua popolazione sia diminuita notevolmente durante i periodi delle Crociate e dei Mamelucchi. Tuttavia, la famiglia Zinati è rimasta, diventando custode dell'antica sinagoga del paese.
Un gioiello che risale al Secondo Tempio
La sinagoga di Pki'in, ritenuta il sito originale della scuola talmudica del Rabbino Yehoshua ben Haninah, è un tributo alla resilienza e alla continuità ebraica. Il suo interno ricorda altre sinagoghe storiche della Galilea, con ampi spazi aperti e panche di pietra sotto le finestre. Sebbene un terremoto nel 1837 abbia danneggiato la struttura, fu restaurata nello stesso anno, e due pietre, che si dice provengano dal Secondo Tempio, restano incastonate nelle sue mura.
Margalit Zinati, spesso chiamata "l'ultima ebrea di Pki'in," incarna un legame con questo passato. Le sue giornate iniziano presto mentre cammina per il villaggio verso la sinagoga, scambiando saluti in arabo con i vicini. Visitatori da tutto il mondo vengono a incontrarla, affascinati dalla sua storia e dalla storia che porta con sé. Li accoglie con calore, raccontando storie della sua famiglia e indicando manufatti all'interno della sinagoga che, secondo la tradizione, furono portati dai Kohanim in fuga da Gerusalemme tanti secoli fa.
La dedizione di Margalit al suo ruolo di custode della sinagoga è incrollabile. Va all’edificio ogni giorno, pulendo i pavimenti e curando il cortile. La sua presenza ricorda ai visitatori un ricco patrimonio culturale, un testimone vivente della storia ebraica in una regione che ha ospitato molte comunità nel corso dei secoli. Nonostante sia l'ultima residente ebrea di Peki'in, Margalit resta impegnata a preservare l’eredità della sua famiglia e le radici ebraiche della città, garantendo che questo piccolo pezzo di storia israeliana resti accessibile a tutti coloro che desiderano conoscerlo.
Attraverso Margalit e la storia che custodisce, Pki'in si erge come un faro di resilienza, dimostrando la perseveranza dell'eredità ebraica in Israele – una tradizione che perdura, ininterrotta, attraverso migliaia di anni e innumerevoli sfide.
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